"Ma come farà ad occuparsi del suo bambino con i suoi problemi???"
Penso che questa domanda sia passata nella testa di chiunque conosca una persona ipovedente o non vedente che stia per diventare mamma o papà (e probabilmente possiamo sostituire questa disabilità con qualunque altra).
Voglio togliervi un piccolo imbarazzo: non è una domanda che vi ponete solo voi, bensì una domanda che ci poniamo anche noi stessi ipovedenti. La differenza? Siamo già talmente pronti a cercare, chiedere, trovare soluzioni alternative, che già abbiamo fatto partire il cervello a caccia di soluzioni.
E dunque cerchiamo in rete, perché è il posto più veloce e semplice dove possiamo trovare chi ha già vissuto questa esperienza, chiedere, confrontarci... o magari troviamo prodotti che sono pensati per altro, ma che ci possono salvare la vita.
Bene, io ho cercato, non ho trovato, e per questo è nato questo blog.
Ho già raccontato qui quanto il box non mi sia servito per arginare la curiosità di mia figlia e ora voglio parlarvi di uno strumento che mi è stato estremamente utile al di fuori delle mura domestiche per poterla assecondare e per fornire allo stesso tempo a me sicurezza e tranquillità.
Le redinelle!
Le redinelle: ottima alternativa per esplorare in sicurezza Fonte: senzapasseggino. |
In internet si trova di tutto, da oggetti che "aiutano" il bambino a camminare (di fatto una mutanda in cui lo si appende), ad una specie di guinzaglio per bambini. Si trovano anche pareri discordanti: da un lato chi le vende, ovviamente, mette in luce quanto siano utili, dall'altro gli psicologi pensano ai traumi infantili dei nostri poveri cuccioli.
Sospendiamo un attimo il giudizio, facciamo un passo indietro, respiriamo, chiudiamo gli occhi e visualizziamo questa situazione
Il nostro bimbo ha appena iniziato a camminare, magari traballa ancora un po', però non vuole più stare solo in marsupio o in fascia, né tantomeno in passeggino. Vuole esplorare, vuole autonomia, entrando lentamente nella cosiddetta fase dei "terribili due" (che a volte inizia davvero presto!) e quindi col cavolo che vuole dare la mano a mamma! E non ha la percezione del pericolo, ovviamente, non sa cosa siano le biciclette, le automobili, i tram...
E poi ci siamo noi, persone cieche o ipovedenti, che uniamo alle difficoltà di essere genitori l'ansia di perdere di vista il pargolo perché corre un metro avanti e per noi un metro è già quanto 100 km...
Come possiamo risolvere il problema?
Ecco la soluzione perfetta: le redinelle!
Ma non la mutanda, quella non si salva proprio! Mi riferisco a quelle con la pettorina, quelle che sembrano un guinzaglio, per intenderci.
Prima di parlare dei vantaggi delle redinelle per genitore e bambino, una piccola precisazione: le redinelle che abbiamo usato noi e che vi consigliamo non sono rigide e non impediscono al bambino di cadere!
Daphne esplora con la nonna Fonte: senzapasseggino. |
Vantaggi delle redinelle per il genitore
- Sicurezza: prima di tutto come tranquillità interiore perché so che il mio bimbo è qui, non scappa, non va lontano.
- Protezione dai pericoli: posso decidere quanto allungare o accorciare il tessuto, agendo in modo rapido in prossimità di una strada principale.
- Relazione: mentre noi ci sentiamo sicuri, possiamo continuare a chiacchierare con il bimbo, spiegargli cose, lentamente insegnando al bimbo come funziona la strada e come ci si comporta. Intanto noi continuiamo a conoscerci reciprocamente e impariamo a fidarci del nostro bimbo per poi passare allo stadio successivo.
Vantaggi per il bambino
- Libertà: la libertà di esplorare e misurarsi con la sua nuova abilità, camminare.
- Apprendimento: con l'esempio impara a comportarsi quando è in giro per strada e lentamente inizierà a dare la mano e a non correre via.
- Relazione: beh, se siamo un po' creativi... ci si diverte tantissimo! Lo sapete che il semaforo per i pedoni diventa verde se saltate? No? Mi spiace per voi 😉
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