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Ok i pannolini lavabili... ma per le mamme?

È passato un po' di tempo dai nostri articoli sui pannolini lavabili e, scorrendo la lista di argomenti che mi ero annotata, mi sono imbattuta in qualcosa di strettamente legato a questo tema.

Come ho raccontato anche ai genitori durante un incontro che ho tenuto in biblioteca a Bubano (BO), le problematiche portate dai pannolini usa e getta sono comuni anche ad altri oggetti simili: pannoloni per adulti, coppette assorbilatte, traverse per il cambio, assorbenti femminili e, in generale, tutto ciò che è composto da una parte assorbente e una impermeabile e che è monouso.

Oggi vorrei soffermarmi a parlare delle alternative che noi mamme abbiamo.

Per quanto mi riguarda, la scelta di abbandonare gli assorbenti usa e getta è iniziata per caso quando avevo 26 anni e mia madre mi portò un piccolo oggetto dicendomi: "Ho visto questa e ho pensato che tu e tua sorella potreste provarla".

Ebbene sì, era una coppetta mestruale, presa a caso poiché vista in un negozio che aveva solo quella marca. La cosa mi incuriosiva da tempo, ma non avevo mai voluto o potuto provarla. La prendo e la provo. Un sogno!

Ma cos'è la coppetta mestruale?

Come dice il nome stesso, si tratta di una specie di "tazzina" di silicone medicale certificato, da inserire in vagina, come si farebbe con un normale assorbente interno. Lei si apre, si crea il sottovuoto e le perdite vengono raccolte al suo interno. Dopo un massimo (massimo! non tutte arrivano a tanto!) di 12 ore si estrae la coppetta togliendo il sottovuoto, la si svuota, la si sciacqua con un po' di sapone delicato e la si può nuovamente inserire. A fine ciclo viene sterilizzata con una bollitura di circa 10 minuti.

Le coppette mestruali sono tutte uguali? No, non sono tutte uguali ed è importante saper scegliere quella giusta per sé. Come sceglierla? Bisogna osservarsi e ascoltarsi. 

Coppetta mestruale
(fonte: Wikipedia

Commons)
Quanti anni ho? Ho partorito naturalmente? Quanto è abbondante il flusso? Quanto è alta la cervice? Il mio pavimento pelvico è ipotonico, tonico o ipertonico? In base alle risposte a queste domande e consultando apposite tabelle sarà possibile trovare le marche e le taglie che più si addicono a noi. L'età e i parti, infatti, cambiano la nostra conformazione fisica anche a livello genitale; l'altezza della cervice ci aiuta a definire quanto deve o può essere lunga la coppetta; la tipologia di perdite, invece, ci aiuta a capire di quanti millilitri di capienza abbiamo bisogno per non dover svuotare in continuazione; la tonicità del pavimento pelvico, infine, ci permette di scegliere la giusta durezza del silicone: un pavimento pelvico ipotonico sentirà dolore con una coppetta troppo rigida, al contrario uno ipertonico potrebbe schiacciare un silicone troppo morbido e causare così la fuoriuscita del sangue.

Lo so, una domanda che ci attanaglia è: "Ma non fa schifo?" Per quanto mi riguarda la risposta è no. Anzi, fa molto meno schifo di un assorbente! Niente odori, cambi tutto sommato rapidi e indolori anche durante i viaggi (provato personalmente durante un viaggio in treno di 20 ore, perfetto!).

"Ok, molto bello, ma io preferisco gli assorbenti". E anche per questo c'è un'alternativa!

Gli assorbenti lavabili moderni non hanno niente a che vedere con le pezze che usavano le nostre nonne, un po' come i pannolini lavabili moderni non hanno niente a che vedere con quelli di 100 anni fa.

Gli assorbenti lavabili hanno la parte assorbente in tessuto naturale e la parte impermeabile in PUL, come i pannolini. Sono fatti come un assorbente usa e getta, con un bottone automatico per chiudere insieme le ali al di sotto delle mutandine. Esistono in varie forme e dimensioni, dai salvaslip agli assorbenti da notte, addirittura a quelli per il post parto.

La gestione è abbastanza semplice anche in viaggio: l'assorbente usato viene stoccato ripiegato su se stesso in una wetbag; appena se ne ha l'occasione si sciacqua sotto l'acqua fredda, molto importante che sia fredda per non fissare il ferro del sangue e creare macchie; si lava con il bucato, alle stesse temperature usate per i pannolini lavabili.

"Ma non fa schifo lavare insieme al resto della biancheria?" Fa esattamente lo stesso schifo che fanno i vestiti "incidentati". 

"Ma puzza!" No, non puzza. Ha un odore, ma non si può definire puzza in quanto non interagisce con le sostanze chimiche e i profumi inseriti all'interno degli assorbenti usa e getta.

Insomma, esistono soluzioni anche per noi donne che abbiamo un occhio di riguardo per il pianeta e per la salute della nostra pelle!

Se anche tu hai fatto queste esperienze, raccontamele nei commenti! Scrivimi anche se hai domande o altre curiosità!

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